L’importante percorso per la colatura di alici di Cetara, proiettata verso il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta, inizia ufficialmente il 28 ottobre 2015. Nel rispetto delle indicazioni previste dal Regolamento dell’Unione Europea n. 1151/2012 (sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari) si è costituita la specifica Associazione per la Valorizzazione della colatura di alici di Cetara. Si tratta di un organismo promotore che vede riuniti tre produttori di colatura di alici (le aziende IASA, Nettuno, Delfino), tre ristoratori di Cetara (San Pietro, Al Convento, La Cianciola) e due armatori Cetaresi (Pappalardo Salvatore e Federmar) che esercitano, tra l’altro, la pesca a circuizione delle alici, la materia prima di partenza per la produzione del prezioso condimento ormai noto in tutto il mondo.
Dalla pesca delle alici nel golfo di Salerno nel rispetto delle regole tradizionali per la trasformazione delle alici si perviene al recupero del liquido ambrato che segna la tradizione culinaria cetarese: questi gli aspetti fondamentali che sono stati recepiti nella bozza di disciplinare di produzione, approvato nel mese di marzo 2016, strumento indispensabile per difendersi dai numerosi tentativi di imitazione.
L’associazione, oltre ad avere il pieno sostegno del Comune di Cetara, si avvale della collaborazione di un comitato tecnico scientifico di cui fanno parte Secondo Squizzato (presidente), già sindaco di Cetara e primo presidente dell’associazione Amici delle alici, il prof. Vincenzo Peretti (vicepresidente), docente della Facoltà di Veterinaria dell'Università Federico II di Napoli, esperto di riconoscimenti di marchi di origine comunitaria, il prof. Ettore Guerrera, il cav. Antonio De Santis, presidente della Pro Loco Cetara-Costa d'Amalfi, il dott. Pietro Pesce presidente dell’associazione Amici delle Alici.
È stato redatto e inviato al Ministero per le Politiche Agricole e Forestali ed alla Regione Campania, il Documento Unico di Presentazione che, in base ai contenuti della relazione storica e della relazione tecnica, sintetizza gli elementi essenziali del prodotto colatura di alici di Cetara per supportare la richiesta della D.O.P.; un primo scoglio è stato superato ricevendo il parere favorevole dalla Regione Campania alla richiesta di registrazione della D.O.P.
Nel luglio 2019 si è tenuta la riunione di pubblico accertamento per la richiesta di registrazione della denominazione Dop “Colatura di Alici di Cetara". Si sono dati appuntamento tutti i soggetti interessati all'operazione e la pubblica audizione con relativa lettura del disciplinare di produzione ha concluso l'iter "italiano" verso l'ottenimento del marchio Dop
Superato questo appuntamento il percorso ha previsto la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per trenta giorni e poi il passaggio della pratica nelle mani della Commissione Europea per l'ultima parte della trafila.
Lunedì 22 giugno 2020 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Europea (C208) la domanda di registrazione della Denominazione di Origine Protetta per la colatura di alici di Cetara, ai sensi del Regolamento comunitario CE n. 1151/12, relativo alla protezione delle denominazioni d’origine tipiche dei prodotti agroalimentari.
Il 21 ottobre 2020 si è concluso con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea l’iter per il riconoscimento della DOP alla Colatura di Alici di Cetara.
Il traguardo è stato raggiunto non essendo arrivati ostacoli europei dopo la data del 22 settembre 2020 entro la quale potevano esserci richieste di approfondimento da parte di soggetti imprenditoriali europei, come previsto dal lungo percorso burocratico. La Colatura di Alici di Cetara è il 25° prodotto campano ad essere riconosciuto dalla UE tra le denominazioni geografiche, la quindicesima DOP, la prima tra i prodotti della pesca; infatti la Campania sarà la prima Regione in Italia, a potersi fregiare di una Dop per prodotto trasformato di mare.